domenica 13 luglio 2008
Ecco, più vado avanti e più capisco che i giornalisti sono una razzaccia peggiore di tutti i mali, che si aggira subdola per le case degli Italiani, che macina e fermenta odio e femminismo tra la gente... che dire, a volte servono, ma a caro prezzo sulla nostra salute mentale.
Vedete secondo me esistono delle persone "psico-labili", ma non faccio una scoperta: la scoperta è che ce ne sono a migliaia! A centinaia di migliaia!
Per cui questi psicolabili, o al minimo, gente insicura, ascoltano giornalmente, 2-3 volte al giorno queste notizie, questo gossip, queste bischerate che provengono da chi? Mo ve lo dico: fare il giornalista è una cosa tremendamente difficile: si deve scendere a compromessi con la politica, con l'altro sesso, con i capi ecc. E' un lavoro capolavoro della falsità e della ruffianaggine. Le donne, in particolare, soffrono molto dopo anni di "prostituzione" sul posto di styudio e poi di lavoro: colpite, fatte e rifatte da chi conta, esaurite certo per il duro lavoro... e' ovvio che poi se la prendano contro coloro che sfruttano per eccellenza, cioè gli uomini; e questo lo trasmettono alla gente: le povere donne buone, accondiscendenti che magari hanno un buon marito nell'insieme, si trovano a fare cagnara a casa propria per colpa di queste cazzate che mettono in mente le giornaliste, frustrate, che farebbero bene a pensare alla propria salute mentale femminile e non a quella delle altre.
Dovete sapere che in Giappone per esempio, molte donne amano servire il proprio marito, ma a differenza dell'uomo medio latino, non sfrutta la situazione; ha rispetto di ciò, della propria moglie, e lei, nata per dare, offrire alla famiglia in quanto lì risiedono i propri figli, ne è contenta, dà dà e ancora dà. Invece nell'Occidente gli uomini sfruttano e le donne odiano (titpiche donne al volante col cellulare e sigaretta in mano, e con la chat da casa ed in ufficio da tipica nevrotica); alla fine non solo non si tromba, ma non si riescono a fare più figli (perchè la donna sta odiando appunto, più che amando...).
Insomma, la giornalista, "figlia" del padrone giornalista maschio, implicitamente e subdolamente in ogni notizia che esula dalla mera realtà, trasmette questo odio e le psicolabili abboccano.
Vedete secondo me esistono delle persone "psico-labili", ma non faccio una scoperta: la scoperta è che ce ne sono a migliaia! A centinaia di migliaia!
Per cui questi psicolabili, o al minimo, gente insicura, ascoltano giornalmente, 2-3 volte al giorno queste notizie, questo gossip, queste bischerate che provengono da chi? Mo ve lo dico: fare il giornalista è una cosa tremendamente difficile: si deve scendere a compromessi con la politica, con l'altro sesso, con i capi ecc. E' un lavoro capolavoro della falsità e della ruffianaggine. Le donne, in particolare, soffrono molto dopo anni di "prostituzione" sul posto di styudio e poi di lavoro: colpite, fatte e rifatte da chi conta, esaurite certo per il duro lavoro... e' ovvio che poi se la prendano contro coloro che sfruttano per eccellenza, cioè gli uomini; e questo lo trasmettono alla gente: le povere donne buone, accondiscendenti che magari hanno un buon marito nell'insieme, si trovano a fare cagnara a casa propria per colpa di queste cazzate che mettono in mente le giornaliste, frustrate, che farebbero bene a pensare alla propria salute mentale femminile e non a quella delle altre.
Dovete sapere che in Giappone per esempio, molte donne amano servire il proprio marito, ma a differenza dell'uomo medio latino, non sfrutta la situazione; ha rispetto di ciò, della propria moglie, e lei, nata per dare, offrire alla famiglia in quanto lì risiedono i propri figli, ne è contenta, dà dà e ancora dà. Invece nell'Occidente gli uomini sfruttano e le donne odiano (titpiche donne al volante col cellulare e sigaretta in mano, e con la chat da casa ed in ufficio da tipica nevrotica); alla fine non solo non si tromba, ma non si riescono a fare più figli (perchè la donna sta odiando appunto, più che amando...).
Insomma, la giornalista, "figlia" del padrone giornalista maschio, implicitamente e subdolamente in ogni notizia che esula dalla mera realtà, trasmette questo odio e le psicolabili abboccano.

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